C’è un luogo da me in campagna dove puoi sederti, allungare lo sguardo e scorgere chiaramente le barche navigare in mare.
C’è un luogo dove, spesso per poterti spostare, devi camminare insieme ad un gregge di pecore che scorrazzano in strada come se non ci fossero ettari di campo intorno.
In questo posto puoi ammirare animali che si muovono liberi e frutti che crescono imperterriti senza l’intervento dell’uomo, gli stessi che utilizzo nei miei dolci. Così è nato il mio nuovo modo di raccontare gli affetti, con ricette che mi ricordano qualcosa o qualcuno, ricette magiche che mi rimarranno sempre nel cuore, come questa, fatta con le pesche di un albero che nessuno ha curato, comunque ricche di carattere e sapore.