Si dev’essere così….
Penso sia l’odore pungente di tiglio e gelsomino tipico di questo mese che fa si che il mio pensiero corra inevitabilmente a te.
Sei arrivato in una mattina d’inizio estate, leggero come i piedi nudi sul prato, la risposta appagante alla mia attesa, risposta che ogni giorno ridisegna la mia vita,scardinando assurde convinzioni ancorate a stupide regole.
Ti ho insegnato a camminare, a lavarti i denti, ad allacciarti le scarpe e ad aver paura, ma mentre tu crescevi, non potevo fare a meno di notare la “poesia”che da solo stavi diventando; una poesia partita da noi ma differente, unica ed insostituibile.
Mi piace osservarti nel tuo giusto segreto e adoro sapere che esiste quel qualcosa che di te mi sfugge,quel qualcosa che deve far parte di te soltanto.
Infondo sono convinta che il dono della libertà sia l’essenza della maternità. Il saper donare l’assenza e rispettare le differenze pur essendo per sempre madre, è l’unico  modo per far sì che tu possa proseguire a costruire la tua “poesia “nella legge del tuo desiderio.