I cappelletti romagnoli

Per l'amore delle tradizioni e non solo a Natale!

In uno dei miei primi ricordi sono orgogliosamente in piedi su uno sgabello, nell’ enorme cucina di mia nonna Agostina durante il periodo natalizio. Porto nella memoria il calore delle uova appena raccolte nel pollaio e il profumo di brodo che bolle pian piano da ore. Ricordo l’impegno che mettevo nel creare il cappelletto perfetto e il mio assoluto rigore nello schierarli tutti meticolosamente in fila l’uno affianco all’ altro. Li ammiro fiera, li assaggio, il sapore non appartiene a questo mondo e in questo preciso momento capisco che adoro cucinare.  Ancora oggi ad ogni piatto ed infornata che faccio, spero di provare la stessa emozione di allora. Penso che i ricordi sviluppati attraverso il cibo che prepariamo da bambini, siano incredibilmente forti e ciò che impariamo in cucina sia fondamentale a formarci come persone. Sono profondamente grata per queste piccole sensazioni cariche di gioia e penso sia merito dei ciambelloni che ho sfornato, delle verdure che ho seminato e raccolto e sicuramente dei cappelletti che ho farcito.

20 Dicembre 2018
5 Gennaio 2019

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