Sono convinta di attirare a me cose strane e a volte straordinarie. Quando è incominciato tutto questo io non lo sapevo, non sapevo che ogni oggetto di cui mi innamoravo nascondeva un “oltre” che non si faceva cogliere immediatamente da chiunque. Così compravo e “raccattavo” sotto lo sgomento di tutti, infinità di imperfezioni che col tempo conquistarono spazi nella mia vita, misurandosi nell’uso e nel desiderio in tutte le mie giornate. Lo facevo per amore, per passione, innamorandomi delle vite passate che percepivo dentro le crepe di un vecchio piatto, lo facevo perché inconsapevolmente, forse, sapevo di dover arrivare fin qui.