Pavlova all’acquafaba e frutti invernali

“Una nuova consapevolezza”

Ci sono momenti che rimangono indelebili nella mente di ognuno di noi. Uno dei miei, tra i tanti, é l’attimo in cui chiudevo gli occhi mentre addentavo la meringa che Betta mi donava ogni sabato pomeriggio dopo la scuola. Ci appartavamo lungo la strada mangiando le nostre meringhe con quel sano egoismo che contraddistingue ogni bambino a quell’età. Lo abbiamo fatto per anni, mentendo ripetutamente sui nostri ritardi agli incontri di dottrina. Le chiamavamo le “nostre piccole bugie” quelle dette a fin di bene, d’altronde le meringhe erano due e non sarebbero potute bastare per tutti, il nostro comportamento era per noi assolutamente insindacabile. Così me la sono raccontata per un bel po’ di tempo. Ma non si rimane per sempre bambini e nella meraviglia della crescita si riesce fortunatamente a capire che dire bugie è solo una comoda ed egoistica scorciatoia personale.
Mentire svela la difficoltà ad assumersi la responsabilità dei nostri comportamenti e le bugie creano le distanze tra noi e chi amiamo.

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